Il gatto gettato giù dalla scogliera del "Nido di rondine" in Crimea non è ancora stato trovato.

Oggi vorremmo condividere una triste notizia sulla nostra amata gatta Musya. Purtroppo, dopo essere stata gettata, <...> non l'abbiamo mai più trovata. Oggi è il terzo giorno dall'incidente e, purtroppo, la speranza diminuisce ogni giorno", si legge nella pubblicazione. Si sottolinea anche che il collettivo del "Nido di rondine" spera in una giusta punizione per il colpevole. Una dipendente del castello ha raccontato a "RIA Novosti" che Musya è cresciuta nel palazzo ed è diventata "praticamente il suo simbolo". "Era molto affettuosa, non mostrava mai aggressività, piaceva ai turisti e si faceva fotografare. Siamo molto dispiaciuti per questa disgrazia. La gatta difficilmente avrebbe potuto sopravvivere", ha detto la donna. Il 23 febbraio è stato riferito che uno dei visitatori, al momento dell'ingresso nel castello, ha mostrato un certificato di disabilità. Inizialmente non destava preoccupazioni. Secondo i dipendenti del museo, l'uomo ha accarezzato l'animale, poi si è accertato di essere solo, ha portato la gatta sulla terrazza panoramica e l'ha gettata in mare. Hanno sottolineato che l'animale era il beniamino di tutti. Successivamente, il colpevole è stato arrestato. Si è scoperto che si trattava di un 24enne nativo di San Pietroburgo. Ha giustificato il suo gesto dicendo che l'animale stava cercando di liberarsi. È stata aperta un'indagine penale ai sensi dell'art. 245 del Codice Penale della Federazione Russa ("Cruelty to animals for the purpose of causing pain or suffering").

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