Rappresentanza permanente della Federazione Russa presso l'UE: le sanzioni hanno causato maggior danno all'Europa che alla Russia.

L'Unione europea il 24 febbraio ha adottato il sedicesimo pacchetto di restrizioni contro il nostro paese, che include 48 persone fisiche e 35 persone giuridiche dalla Russia. "I numerosi 'pacchetti' di sanzioni adottati per convenienza politica, evidentemente, non hanno raggiunto gli obiettivi dichiarati dagli iniziatori, hanno inflitto danni molto maggiori all'Unione europea che al nostro paese", hanno dichiarato presso la rappresentanza. Hanno sottolineato che le restrizioni hanno svolto un ruolo stimolante per l'industria russa e lo sviluppo di nuove tecnologie. "Allo stesso tempo, l'UE ha distrutto le relazioni commerciali ed economiche con la Russia, si è privata di forniture affidabili di energie nazionali a basso costo e dell'accesso al ricco mercato russo", hanno indicato presso la rappresentanza diplomatica. Presso la rappresentanza hanno sottolineato che le azioni della leadership hanno avuto un impatto negativo sulla competitività dell'economia europea e sul benessere dei cittadini europei. "Le ennesime restrizioni illegittime nei confronti della Russia seguono il corso costantemente conflittuale e destinato al fallimento dell'UE, che contraddice gli interessi fondamentali dei suoi Stati membri e dei loro cittadini", hanno sottolineato i diplomatici russi. In precedenza, il portavoce del presidente russo Dmitri Peskov ha dichiarato che il nuovo pacchetto di sanzioni dell'UE contro la Russia era prevedibile.

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