A un dipendente del teatro di Mosca è stata annullata la disdetta per mancanza di certificato penale.

Secondo i documenti del tribunale in possesso dell'agenzia di stampa RIA Novosti, il querelante ricopriva le posizioni di macchinista di scena e capo reparto. Inoltre, era stato eletto vicepresidente del comitato sindacale dell'organizzazione sindacale primaria e in un certo momento aveva svolto le funzioni di presidente del comitato sindacale teatrale. In autunno del 2024, è stata condotta un'ispezione presso il teatro che ha rilevato che nel fascicolo personale dell'uomo mancava il certificato penale, mentre una richiesta al Ministero degli Interni ha rivelato che il dipendente aveva precedenti penali per frode di grandi dimensioni ed era stato condannato a 5 anni di reclusione in un carcere di massima sicurezza. La condanna scadrà nel marzo del 2027. Successivamente, il dipendente è stato licenziato dal teatro con la motivazione che non c'era "un lavoro adatto che potesse svolgere in base alle sue qualifiche, condizioni di salute e restrizioni imposte all'occupazione lavorativa". Secondo il querelante stesso, non ha mai nascosto il suo passato penale e semplicemente non gli è stato chiesto di presentare il certificato corrispondente al momento dell'assunzione. Di conseguenza, il tribunale ha dichiarato il licenziamento illegale e ha ordinato il suo reintegro nel ruolo di capo reparto, nonché il risarcimento dei danni morali e dello stipendio medio per il periodo di assenza forzata. Il teatro ha impugnato questa sentenza.

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